Immigrazione e Integrazione: le 5 notizie che non puoi perdere!

📰 Lʼallarme dei medici: “Morti 1500 braccianti migranti in Italia negli ultimi 6 anni”
Fermare lo sfruttamento dei migranti che lavorano nell’agricoltura in Italia e che vengono pagati solo 12 euro per 8 ore di lavoro, schiavi dei campi che consentono di portare pomodori italiani a basso prezzo sulle tavole di tutto il mondo tutto l’anno. È l’appello lanciato da un gruppo di medici italiani sul British Medical Journal. E sono oltre 1.500, denunciano, i braccianti agricoli morti negli ultimi 6 anni in Italia a causa del loro lavoro.

📰 Quando immigrazione fa rima con integrazione: le storie fuori dal coro di “Insieme”Ius soli, torniamo a parlarne. La nostra legge sulla cittadinanza è tra le più arretrate d’EuropaL’ultima legge sulla cittadinanza, introdotta in Italia nel 1992, prevede un’unica modalità di acquisizione chiamata ius sanguinis (“diritto di sangue”): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano. Un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorio italiano, può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia “legalmente e ininterrottamente”.

📰 Come si diventa italiani
La proposta di dare la cittadinanza italiana ai due ragazzi stranieri (ma nati in Italia) che hanno contribuito a salvare i loro compagni sullo scuolabus a San Donato, mercoledì scorso, ha riaperto la polemica sul tema della cittadinanza e dello ius soli (o ius culturae): cioè l’idea di dare la cittadinanza a chi, nato in Italia o arrivato in giovane età, completa nel nostro paese un ciclo di studi scolastici.

📰 Torino, giovani musulmani volontari in ospedale per favorire l’integrazione
Un gruppo di ragazzi, tutti di fede islamica tra i 18 e i 24 anni, entreranno in corsia e porteranno il loro aiuto ai piccoli pazienti dell’ospedale Infantile Regina Margherita e agli anziani dell’ospedale Molinette. Fatima Zahra, responsabile dell’Associazione la racconta così: “Siamo un gruppo di giovani ragazzi che vorremmo aiutare, dal punto di vista umano, culturale e sociale, in maniera solidale, senza finalità di lucro, persone che si trovano a dover sostenere delle cure in ambito ospedaliero e che necessitano di un supporto morale e/o materiale. Uno dei nostri obiettivi è favorire, con le nostre iniziative, l’integrazione di questi individui all’interno della società ed escludere così ogni forma di discriminazione e rifiuto. Vogliamo rendere più piacevole il soggiorno del malato e facilitare il rapporto medico-paziente, attraverso mediazioni culturali in varie lingue”.

📰 Presidente del Coni Malagò: “Dico sì allo ius soli sportivo”
Ne è convinto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che apre allo ius soli sportivo: “Non voglio parlare di politica. Ma perché se un atleta cresce nei nostri settori giovanili, noi lo prepariamo e poi i risultati devono ottenerli altri Paesi? Per questo dico sì allo ius soli nello sport”, ha dichiarato il capo dello sport italiano a margine della Giunta Coni, svolta all’interno della Casa Cava, nel cuore dei Sassi di Matera.